La carta d’imbarco che ti lascia a terra

Anche in questo periodo pandemico, l'ombra dell'over-booking sui collegamenti aerei è sempre dietro l'angolo.

 

Non puoi stare tranquillo, nemmeno se effettui il check-in anticipato via web o app, a meno che tu non sia stato previdente e abbia messo in conto di spendere qualche euro in più per assicurarti il tuo sedile, in maniera definitiva, nel caso il tuo biglietto non lo prevedesse di default.

 

Ma andiamo con ordine.

 

L'over-booking, come saprai se hai letto altri nostri articoli, è la prenotazione di passeggeri in eccesso rispetto ai posti realmente disponibili sull'aereo. Per cui, semplificando, la compagnia aerea mette in vendita più biglietti rispetto alla capacità che riuscirà realmente a soddisfare.

 

Perché succede anche in questo periodo in cui gli spostamenti non sono massivi come un tempo?

 

Colpa delle restrizioni!

 

Tu mi dirai..."Ma come? Le restrizioni non fanno viaggiare meno gente?"

 

In realtà, sugli aeromobili non ci sono passeggeri esclusivamente "turisti" che sicuramente in numero percentuale è la categoria che ha visto una maggiore diminuzione, ma anche passeggeri che devono recarsi verso una destinazione per altri motivi, come lavoro, ricongiungimento familiare, visite etc.

 

Soprattutto, nei periodi di altra stagione, ovvero dove avviene il numero maggiore di spostamenti, quindi, le restrizioni generano una serie di complicazioni che mettono in moto delle scelte da parte delle compagnie aeree che sono poi causa di over-booking.

 

Questa problematica si riscontra soprattutto sui voli internazionali, specie i collegamenti tra le nazioni europee e con le compagnie low-cost.

 

"Quali sono queste complicazioni?".

 

Possiamo elencarne essenzialmente tre:

 

1 - I TAGLI SULLE ROTTE

 

La programmazione dei voli, da parte delle compagnie aeree, avviene con parecchi mesi di anticipo e sia sull'alta stagione che sulla media/bassa si fa una stima previsionale di quanti passeggeri possano essere trasportati.

 

La stima è quasi sempre ottimistica, e si deve poi scontrare con l'inserimento di nuove restrizioni, come avviene da parecchi mesi, che fa decelerare o addirittura frenar la richiesta di prenotazioni.

 

È un po' quello che è avvenuto poco prima delle vacanze natalizie.

A quel punto la compagnia aerea deve correre ai ripari e magari in molte tratte è costretta a dimezzare il numero di voli (in gergo chiamata "frequenza").

Quindi succede, che passeggeri che erano prenotati su uno specifico volo su una specifica data, debbano essere spostati (riprotetti) su altri voli a causa di cancellazione. Questo va a intasare gli altri voli residui.

 

2 - I TAMPONI

La scelta di richiedere l'esito di un tampone negativo (rapido o molecolare) prima dell'imbarco e prima di far rientro in Italia, sia ai vaccinati che non, ha aumentato in maniera esponenziale i casi di "no-show", ovvero la mancata presentazione all'imbarco di passeggeri prenotati che hanno dovuto fare i conti con la positività a un tampone e bloccati dalla quarantena.

 

3 - I TAMPONI INVALIDATI AI CHECK-IN o MANCANZA DI REGISTRAZIONI RICHIESTE

 

Un altro fattore calcolato dalle compagnie è l'invalidazione di alcuni test che non rispettano i limiti imposti dalle singole nazioni.

Per esempio l'Italia chiede, per il rientro, che il tampone rapido sia fatto non prima delle 24 ore dall'arrivo.

Molti non tengono conto di questa restrizione e si presentano in aeroporto con test eseguiti al di fuori delle 24 ore.

Pertanto, in molti aeroporti, non vengono imbarcati.

Oppure la mancanza di documentazione necessaria al viaggio, come la compilazione dei moduli obbligatori di tracciamento (i PLF) che per alcune destinazioni non possono essere compilati nel giorno stesso della partenza.

 

Tutte queste cause, generano in media circa 15-20 passeggeri o più che non si presentano al volo o non verranno imbarcati.

 

Allora molte compagnie aeree, osservando questa statistica frequente non fanno altro che vendere più posti di quelli disponibili già all'origine per assicurarsi il riempimento e non avere seggiolini vuoti.

 

Capita però che in tanti voli tutti i prenotati si presentino e abbiano anche i documenti in regola.

E qui scatta l'over-booking, pertanto alcuni passeggeri dovranno rimanere a terra e sperare in una riprotezione veloce...se c'è!

 

Infatti non sempre si trova una soluzione, soprattutto con alcune compagnie che non hanno collegamenti frequenti e ti assicuro che qualcuna di queste è riuscita a fare over-booking anche sull'ultimo volo di rotazione, ovvero il volo che chiudeva la tratta, poiché quelli dopo erano stati sospesi.

 

"In questo caso, se non ci sono voli che la compagnia può offrirmi, che succede?

 

"La compagnia aerea è tenuta a un risarcimento fisso (oltre al rimborso del costo biglietto), come stabilito dalla legge europea, e al passeggero rimane la problematica di riuscire a rientrare a casa o partire cercando di non spendere un capitale.

 

Considerando che il risarcimento per i voli europei è mediamente di € 250 e magari il biglietto lo si è pagato pochi euro, non è difficile sovra spendere quello che si è ottenuto.

 

Ma torniamo al check-in online.

 

La maggior parte delle compagnie aeree, richiede un supplemento per assicurarsi il posto, a meno di non comprare tariffe a pacchetto che comprendono anche posto e bagaglio.

 

Molti passeggeri, però, cercano di risparmiare prendendo le tariffe dette BASIC che escludono praticamente tutto tranne un bagaglio piccolo a bordo.

 

A questi passeggeri è consentito di effettuare il check-in online generalmente a partire da 24 ore prima della partenza con l'assegnazione del posto casuale.

Questa modalità, però, a qualcuno può generare una sorpresa calcolando tutti i fattori di cui abbiamo parlato sopra.

 

Di fatti ci si può trovare in mano una o più carte d'imbarco con il posto "zero" ovvero, senza posto.

 

È così che inizia il gioco a esclusione. Quella carta d'imbarco ti permetterà di salire oppure no?

 

Lo scoprirai solo in aeroporto quando, nel caso sia confermato l'overbooking a chiusura check-in, verrà scelto chi far imbarcare o meno in base a una scala di priorità.

 

Generalmente, priorità a famiglie con bambini o neonati o persone con disabilità, poi gli altri.

 

Cosa è meglio fare, quindi, onde evitare questi spiacevoli disguidi?

 

Semplicemente, quando si viaggia in alta stagione o su un volo che anche in media-bassa stagione o in un particolare giorno della settimana può essere affollato e non ci sono collegamenti frequenti giornalieri, allora è meglio investire qualche euro in più e accaparrarsi quel benedetto sedile.

 

 

Solo in quel caso, tu sarai certo di salire a bordo di quell'aereo!

 

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Affidati a noi per viaggiare senza sorprese, e fuori dai soliti schemi.

 

 

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