Ecco come un singolo evento può scatenare la tempesta, nella tempesta

 

 Anche se sono quasi due anni che ci ritroviamo a confrontarci con gli eventi improvvisi e altalenanti della pandemia, esiste sempre una percentuale di turisti che, forti dei "consigli" presi dal web, pensa di non rischiare nulla e si assume, senza rendersene conto, rischi elevatissimi viaggiando verso mete al momento vietate. La famosa LISTA E italiana, dei paesi vietati per viaggi turistici.


Il loro motto da mesi è: "tanto non controlla nessuno, vai tranquillo, al massimo basta fare il volo con scalo".
L'altro giorno, addirittura, non potevo credere alle mie orecchie.
Nelle stories di una famosa agenzia on-line, veniva replicata la stessa cosa:
"E' vietato andare con i voli diretti verso i paesi della Lista E, ma non c'è nessun problema con i voli che ci vanno, facendo scalo in Europa...partite tranquilli"
 
Ohibò! Ma che panzane sono queste? Come si può consigliare una cosa del genere e non essere considerati dei ciarlatani?
 
E' vero che, in alcuni casi, i controlli effettivamente sono scarsi o inesistenti, ma ciò non vuol dire che si è al riparo da ogni problema
Anzi, il rischio è dietro l'angolo soprattutto quando a essere prosciugato può essere il portafogli, oltre che a rischiare guai con la legge.
Inoltre, i controlli, possono avvenire fino a 6 mesi di distanza dal viaggio.
"Come fanno a controllarmi ?"
Ci sono 2 punti nevralgici che giocano a sfavore di un turista 
- il Dplf
è il documento che va compilato prima del rientro in Italia e dove si dichiara dove si è stati negli ultimi 14 giorni prima dell'ingresso
- la compagnia aerea con cui si viaggia
devi sapere che il nostro ministero obbliga  compagnie aeree a comunicare, una volta atterrati all'aeroporto di destinazione italiano,  la lista passeggeri alle autorità aeroportuali e l'itinerario del passeggero stesso.
Conseguentemente, le autorità aeroportuali comunicano questi dati anche alle ASL rispettive.
Con questi 2 elementi, in caso di controllo a campione (poiché ovviamente non è umanamente possibile controllare tutti ogni giorno), si rischia di incappare in problemi noiosi.
 
Sicuramente non vi è il carcere, la fucilazione o la ghigliottina...ma doversi trovare un avvocato è già un problema grosso.
Purtroppo, è vero che il nostro governo è tra i più rigidi d'Europa in tema viaggi e abbiamo a che fare, in molti casi, con scelte totalmente assurde. 
Tuttavia, non rispettare le regole, oltre che ad infrangere la legge, serve solo a mettere il viaggiatore in una posizione di assoluta insicurezza e vulnerabilità anche economica. Questo è il punto veramente dolente.

Non sto dicendo che ciò che decidono quelle menti geniali nascoste nei ministeri sia giusto, ma non vuol dire però che le regole non debbano essere rispettate perché servirebbe solo a correre rischi seri.

E' un po' come le tasse, bisogna pagarle anche se si pensa siano ingiuste.
Si potrebbe anche eludere il fisco e non pagarle, ma da qualcuno la Guardia di Finanza ogni tanto si presenta a bussare...e sono dolori.

Ciò che non è successo a qualcuno, succederà sicuramente a qualcun' altro.

Negli ultimi giorni, abbiamo avuto un esempio eclatante di come un singolo evento possa provocare una reazione a catena improvvisa, mettendo nei guai molti viaggiatori che hanno pagato a caro prezzo la loro scelta azzardata.

Succede infatti, come ben saprai, che nel lontano Sud Africa scoprano l'ennesima variante.

L'effetto primario che riesce a scatenare questa situazione è un panico generale in molti governi.

Il successivo effetto domino è stato improvviso e velocissimo.

Oltre allo stop immediato di voli dal Sud Africa e Stati limitrofi, altre nazioni hanno aggiunto immediatamente ulteriori restrizioni all'ingresso per tutti (quarantene, tamponi aggiuntivi etc).

Problemi per i turisti che erano in Sud Africa? Si certo, ma non solo!

Infatti, tra le decisioni governative più eclatanti c'è stata addirittura la chiusura immediata dei confini, presa dal Marocco.

Proprio il Marocco che, tra l'altro, è una delle mete di "fuga" scelta negli ultimi mesi, in barba ai decreti.

Risultato?

Circa 140 italiani, in Marocco per motivi turistici (dove i viaggi per turismo non sono consentiti dal Governo italiano), si sono ritrovati ad affrontare un bel problema.

Infatti, oltre alla corsa per trovare il modo di rientrare in Italia, senza però molte possibilità (visto che i voli sono stati tutti cancellati per le successive 2 settimane) hanno subito una perdita considerevole di denaro, poiché trovandosi in un luogo vietato dai nostri decreti, non hanno diritto ad essere rimborsati per tutte le spese sostenute di soggiorno, di riprogrammazione volo ecc...

Ebbene si, perché anche la maggior parte delle assicurazioni che coprono i viaggi rendono nota questa esclusione, nascosta all'interno dei documenti informativi.

Prendiamo un estratto del set informativo delle garanzie di Europe Assistance, la più grossa assicurazione in campo turistico, ma è la stessa cosa per tante altre assicurazioni:

"Oltre alle esclusioni comuni a tutte le garanzie, sono sempre esclusi dalla copertura assicurativa:

LIMITAZIONI DI VIAGGIO Non sei coperto se viaggi in un Paese, una regione o area geografica per la quale l’autorità governativa competente nel tuo Paese di residenza o nel Paese di destinazione o ospitante ha vietato di recarsi, anche temporaneamente.


Diverso, sarebbe stato, se si fossero trovati in una meta consentita. 
Cambiava tutta la storia.

Ecco perché è assolutamente sconsigliabile viaggiare verso le destinazioni al momento interdette dal nostro Paese, soprattutto in un periodo decisamente sotto pressione come l'inverno.

I rischi sono illimitati.

E se qualche professionista ti dice che non c'è nessun problema, basta il volo con scalo e non succede nulla, ricordati che non sta salvaguardando il tuo benessere, ma mira solo al tuo portafogli.

Per cui, direi che al momento è meglio accontentarsi di viaggiare verso le destinazioni consentite e rispettare le liste dei paesi consentiti.
Ma quanto dureranno queste liste?
Bene, secondo un accordo che hanno raggiunto i vari stati europei a Bruxelles, dal 1 Marzo tutta Europa avrà delle regolamentazioni uniche ed i passeggeri vaccinati potranno viaggiare liberamente per turismo verso tutte le mete senza restrizioni (a patto che la meta scelta accetti l'ingresso per turismo).
Questa notizia è passata quasi inosservata, ma è molto molto importante per l'anno turistico che verrà.
Intanto il Natale è in arrivo ed a differenza dello scorso anno ci si può togliere qualche soddisfazione con la propria famiglia e passare un Natale da ricordare!
Come on!

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